Gestione delle crisi bancarie: bail-in

Pubblicato il 11/11/2015

Gestione delle crisi bancarie: dal 2016 in caso di salvataggio pagheranno prima i privati

Il recepimento della direttiva comunitaria per il risanamento e risoluzione del settore creditizio e degli intermediari finanziari, cosiddetta BRRD, il cui termine di recepimento è scaduto il 31 dicembre scorso e su cui l’Italia ha già incassato una “messa in mora” da Bruxelles, prevede il recepimento dello strumento del “bail-in” per le crisi bancarie.

Dall’anno nuovo, l’eventuale crisi di una banca verrà risolta con tale meccanismo: il salvataggio dell’istituto di credito, cioè, non avverrà più con soldi pubblici dello Stato e/o delle banche centrali (come è stato sino a oggi), ma attraverso la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti (come quelli dei correntisti che abbiano depositato più di 100 mila euro) o la loro conversione in azioni, per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in misura sufficiente a risolvere la crisi e a mantenere la fiducia del mercato.

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